Ogni nove maggio ad Aquilonia iniziano i festeggiamenti per il Santo patrono San Vito Martire e ci si reca tradizionalmente, in mattinata in processione, alla chiesetta abbaziale rurale che gli è dedicata e che si trova nella omonima contrada, distante dal Paese un chilometro circa.

Anche quest’anno ciò è avvenuto con una appendice gradevole e attesa (perchè programmata per il 1° maggio, ma rinviata per l’inclemenza del tempo): l’inaugurazione della storica Fontana-Lavatoio dell’antica Carbonara, nel gergo locale <<La funtana r lu Paes viecchio>>.


Una sorta di “agorà rurale” molto prossima al piccolo Borgo medievale di Carbonara (oggi parco storico/archeologico) distrutto dal sisma del 23 luglio 1930.

Il luogo e il monumento, ripulito e sistemato, ha finalmente riacquistato il decoro che meritava, trattandosi di un sito che è da sempre nel cuore di ogni aquiloniese, perché all’epoca era frequentato da tutti i cittadini, specie da chi doveva attingere l’acqua per gli usi domestici e dalle donne che dovevano lavare i panni, a mano.


Interessante è l’abbellimento floreale che è stato aggiunto; si spera che esso venga curato e mantenuto vivo e bello come lo si è visto oggi, perché sarà segno evidente di cura e rispetto del genius loci e di tutto ciò che nell’antico e vissuto posto si è svolto. Due aspetti che lo rendono un luogo della memoria da ben conservare e rispettare.

Beni culturali diffusi in Alta Irpinia: la Fontana del Paese Vecchio ex Carbonara.

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